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Nasce l’Osservatorio per gli ingegneri e gli architetti italiani

admin 14 Sep 2015

La Fondazione Architetti e Ingegneri liberi professionisti iscritti Inarcassa e Ala Assoarchitetti, l’associazione sindacale degli architetti e degli ingegneri liberi professionisti italiani, hanno siglato un accordo di collaborazione per la realizzazione di un osservatorio.

L’obiettivo è quello di analizzare le cause che incidono negativamente sull’esercizio della professione, d’indicare le linee operative utili per indurre i necessari miglioramenti e di avanzare proposte organiche o parziali da sottoporre e promuovere presso gli organismi deputati alla loro emanazione.

L’osservatorio, che sarà composto da 6 esponenti di cui 3 nominati dalla Fondazione e 3 da Ala, agirà da subito sulla base di un programma annuale per creare un prezziario e una disciplinare di incarico tipo.

Inoltre, è prevista l’elaborazione di un progetto di legge che introduca nei contratti il concetto e la procedura dell’individuazione ed eliminazione delle offerte anomale in analogia ai listini ufficiali emanate dalle associazioni degli imprenditori dell’edilizia.

Tra i temi di urgente trattazione, infine, rientrano anche l’analisi e la proposta di regolamentazione dei rapporti libero-professionali interni agli studi come consulenze continuative o come rapporti di mono-committenza.

“E’ necessario invertire l’attuale tendenza e rilanciare il settore delle costruzioni sull’intera filiera”, ha dichiarato il Presidente della Fondazione Inarcassa, arch. Andrea Tomasi. “Per questo “, ha sottolineato Tomasi, “è stato necessario costituire un osservatorio per analizzare il sistema delle opere e degli appalti pubblici, insieme a tutti gli altri fattori che incidono in modo negativo sul settore, per mettere a punto strategie e progetti per sostenere il settore”.

“Agiremo ciascuno secondo il proprio ruolo e le proprie finalità istituzionali collaborando su singole iniziative e progetti per mettere a frutto ed esperienze e risorse nei superiori interessi del Paese”, spiega il Presidente di ALA, Bruno Gabbiani. “A rischio infatti non c’è solo il patrimonio architettonico italiano, ma anche quello professionale e sociale. Urgeva quindi realizzare un progetto per tutelare non solo l’architettura ma anche architetti e ingegneri”.

 



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