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UNA TESTA UN LAVORO. FONDAZIONE INARCASSA INCONTRA LA MINISTRA DADONE

admin 4 Sep 2020

Nei giorni scorsi la Fondazione Inarcassa ha incontrato la ministra della pubblica amministrazione, Fabiana Dadone, per avviare insieme un confronto sul tema del doppio lavoro in una prospettiva di valorizzazione delle competenze e dei ruoli dei dipendenti pubblici dell’area tecnica, da un lato, e, dall’altro, di tutela dei professionisti che svolgono esclusivamente la libera professione. Il tema del doppio lavoro nel pubblico impiego va declinato, ha commentato il presidente Egidio Comodo, che ha rappresentato la Fondazione Inarcassa all’incontro insieme al Consigliere Roberto Brandi, alla luce del principio una testa, un lavoro, l’argine ai fenomeni corruttivi e ai possibili conflitti di interesse pubblico/privato.

La contrazione del mercato dei servizi di architettura e ingegneria impone di avviare una riflessione sul tema del doppio lavoro volta a ricercare un equilibrio tra il settore pubblico e quello privato, nel rispetto, dunque, delle competenze dei dipendenti pubblici e delle esperienze dei liberi professionisti.

E’ una collaborazione importante, quella avviata con Fondazione Inarcassa, ha dichiarato la ministra Dadone, anche rispetto al percorso intrapreso di riqualificazione del personale e rafforzamento delle competenze tecniche e progettuali in seno alla Pubblica amministrazione.

Il confronto con il ministero della Pubblica Amministrazione si è aperto a poche ore dall’approvazione in Commissioni riunite Affari Costituzionali e Lavori pubblici e del Senato di un emendamento – espunto successivamente dal testo del maxiemendamento presentato dal governo in Aula - nell’ambito dell’esame di conversione in legge del decreto legge “Semplificazioni” che avrebbe consentito ai professori e ricercatori a tempo pieno di “svolgere liberamente e indipendentemente dalla loro retribuzione attività di consulenza extraistituzionali realizzate in favore di privati, enti pubblici ovvero per fini di giustizia, anche come membri di consigli di amministrazione di società private, senza deleghe e/o poteri esecutivi, come indipendenti”. Qui e qui per approfondire



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